Sabato 25 Ottobre 2025

Quando Prevost lottò per la prima città eucaristica del Perù

Da vescovo della diocesi di Chiclayo avviò la procedura per il riconoscimento del miracolo eucaristico di Eten, avvenuto nel 1649

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Giovedì, dopo aver appreso l’elezione del cardinale Robert Prevost a nuovo Papa, un gruppo di parrocchiani si è riunito nella cattedrale di Chiclayo (Perù) per festeggiare colui che fino a un paio di anni fa era vescovo della città. El Comercio ha riportato alcune dichiarazioni che permettono di conoscere più da vicino il profondo legame tra Prevost e il Perù, con un riferimento a quando l’allora cardinale si adoperò per rendere Eten la prima città eucaristica del Perù. «Quando abbiamo sentito il nome di Robert Prevost come capo della Chiesa abbiamo provato una forte emozione […]. La sera prima stavamo facendo un rosario a Ciudad Eten affinché Dio illuminasse le menti dei 133 cardinali e ora che è stato eletto preghiamo che dia loro molta saggezza per guidare la Chiesa», ha dichiarato a El Comercio Jesús León Ángeles, attuale coordinatrice del gruppo Milagro Eucarístico Perú 1649 ed ex addetta alle comunicazioni della diocesi di Chiclayo. Quest’ultima ha raccontato come nel 2018 ha avuto modo di conoscere Prevost più da vicino, quando papa Francesco tenne una Messa a Huanchaco, Trujillo. Il 2 giugno 1649, durante i Vespri del Corpus Domini celebrata a Ciudad Eten, avvenne la prima apparizione del Divino Bambino del Santissimo Sacramento esposto. Dopo la cerimonia il frate francescano Girolamo de Silva Manrique stava riponendo l’Ostensorio nel tabernacolo quando si fermò e vide il volto radioso del Bambino circondato da riccioli castani apparso sull’ostia. Tutti i fedeli presenti videro la stessa cosa. Il prodigio si ripetè il 22 luglio dello stesso anno, quando fu celebrata la Messa in onore della patrona (santa Maria Maddalena). «Quel giorno ci sono state due apparizioni, la prima di nuovo del Bambino e la seconda di tre cuori intrecciati che simboleggiavano la Santa Trinità», si legge nella nota. Ogni anno il 12 luglio iniziano i festeggiamenti in suo onore che culminano il 24 luglio attirando migliaia di pellegrini. È stata così realizzata una rappresentazione del Divin Bambino di Eten alta 50 centimetri, raffigurata frontalmente, con la mano destra alzata mentre regge un’ostia tra l’indice e il pollice. La mano sinistra è in avanti, all’altezza della vita. La scultura è coperta da una veste che viene cambiata ogni anno. «Nel 2018 abbiamo portato questa rappresentazione a Huanchaco per farla benedire da papa Francesco», racconta ancora Léon, «quando siamo tornati da Huanchaco, abbiamo deciso di affiggere un libro affinché tutte le persone potessero lasciare la loro testimonianza di fede. L’anno successivo, a febbraio, monsignor Prevost ha portato le testimonianze a papa Francesco, gli ha raccontato la storia del miracolo eucaristico e gli ha chiesto se prima o poi la Chiesa dichiarasse Eten capitale eucaristica dell’America», spiega León. Secondo Léon, il lavoro dell’attuale Papa è stato fondamentale perché il Congresso dichiarasse questo riconoscimento di interesse nazionale. Anche se le ostie in cui è apparso il cosiddetto “Divino Nino del Milagro” non sono state conservate, il vescovo di Chiclayo ha spiegato ad Aciprensa che «la storia, i dati, la devozione nella continuità di questi 370 anni è abbastanza documentata. Quello che non è stato fatto è uno studio completo, ma solo alcune ricerche. Non è mai stato presentato al Vaticano per un’approvazione formato della Chiesa e questo è il punto in cui ci troviamo ora». (Fonte foto: Imagoeconomica/Pexels.com) ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!

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