Giovedì 23 Ottobre 2025

Nuovo report europeo: «Occhio ai cristiani pro family e no gender»

Invita a far attenzione alle «personalità cattoliche» “The Next Wave”, pubblicato dall’European Parliamentary Forum for Sexual and Reproductive Rights (Epf)

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Vengono descritte come delle pericolose lobby operanti nell’oscurità e che mirerebbero addirittura a svuotare dall’interno le istituzioni democratiche nel settore dei diritti sessuali e riproduttivi - o almeno vengono definite con queste parole, le “temibilissime” realtà delle associazioni pro life, nel rapporto The Next Wave: How Religious Extremism Is Regaining Power, pubblicato il 26 giugno dal Forum Parlamentare Europeo sui Diritti Sessuali e Riproduttivi (EPF). Praticamente sarebbero l’altra faccia dell’estremismo religioso, manco si stesse parlando di terroristi armati fino ai denti: «Una nuova alleanza di estremisti religiosi, populisti di estrema destra e finanziatori oligarchici sta cercando di riciclare l'estremismo religioso nella governance tradizionale attraverso i media, le ONG, i partiti politici e le istituzioni pubbliche», si legge infatti nel Rapporto. Tra i “pericolosissimi” obiettivi di queste “terribili” lobby ci sarebbero: proteggere la vita nascente, promuovere la famiglia tradizionale e difendere la libertà educativa dei genitori. Ma, soprattutto, ironia della sorte, vengono considerati praticamente una minaccia alla democrazia, proprio dal Forum Parlamentare Europeo sui Diritti Sessuali e Riproduttivi, autore del Report che, in teoria dovrebbe essere un organismo neutro, ma che, in realtà, riceve finanziamenti da potenti donatori come la Bill & Melinda Gates Foundation, la Open Society Foundations, l'IPPF, organizzazioni che, in molti casi, non sono europee e hanno interesse nell’influenzare la politica sociale in tutta Europa. Viene dunque, il sospetto che non si tratti di un semplice “report”, quello dell’EPF, ma di una mera campagna ideologica volta a delegittimare il dissenso politico. Infatti, il rapporto dedica più capitoli al presunto "estremismo" anti-gender e pro-life della Chiesa cattolica, citando organizzazioni cattoliche pro-famiglia Ordo Iuris in Polonia, Civitas Christiana nei Paesi Bassi, o CitizenGo, FAFCE e Human Life International,  presenti in più paesi. Allo stesso modo, sono elencate anche tutte le organizzazioni conservatrici sociali legate ai membri del gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) o dei Patrioti per l'Europa, tra cui la Nuova Direzione dell'ECR, fondata da Margaret Thatcher, o la Fundación Disenso, affiliata al partito spagnolo VOX. Inoltre, in occasione dell’uscita del Rapporto, i direttori dell'EPF hanno denunciato i tagli ai finanziamenti dell'USAID (un’agenzia governativa diventata bersaglio di critiche da parte della destra americana, che l'ha accusata di finanziare progetti che sostengono politiche progressiste in paesi stranieri, finanziando organizzazioni legate ai diritti LGBTQ+, alla causa ecologista e alla libertà di stampa in regimi ostili agli Stati Uniti) accusando i suoi detrattori di essere influenzati da "attori stranieri". Un’ affermazione dal sapore provocatorio, come ha sottolineato un rappresentante dell’ ADF International (Alliance Defending Freedom) una rete di avvocati cristiani, altro "bersaglio" del rapporto: «L'ipocrisia è fuori dalla scala Richter: queste organizzazioni dipendono dai contribuenti americani e dai miliardari globali, ma chiedono di togliere i finanziamenti ai piccoli gruppi conservatori che ricevono molto meno. Quello che l'EPF definisce un rapporto sull'estremismo sembra più una lista dei desideri per la censura, infarcita di gergo accademico e loghi di donatori. Inquadrando le opinioni tradizionali, basate sulla fede e conservatrici come intrinsecamente "antidemocratiche" - continua l’ADF- l'EPF rischia di trasformare le istituzioni dell'UE in esecutori ideologici piuttosto che in mediatori democratici». Del problema di un’Europa senz’anima e che sembra avere in odio le proprie radici e i propri patrimoni valoriali nazionali, si era occupato anche il nostro giornale, sulle pagine del Timone di aprile (qui per abbonarsi) con interventi esclusivi di Rocco Buttiglione e Chantal Delsol. Purtroppo quindi non meraviglia che in questa Europa, si neghino le radici cristiane o che la Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen elogi la bandiera europea senza ricordare la sua ispirazione mariana. Ci sarebbe, semmai, da stupirsi del contrario. Il rischio, tuttavia, sta diventando sempre di più quello d'una deriva liberticida sempre più vicina e concreta, come sottolinea a conclusione del suo intervento, ADF International: «Quando le posizioni tradizionali sulla famiglia, il genere o i diritti dei genitori sono trattate come minacce ai valori dell'UE, ci avviciniamo pericolosamente alla polizia ideologica dell'era sovietica, qualcosa che diventa più reale con ogni debacle della libertà di parola in Europa». (Foto: Imagoeconomica) ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!

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