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Strage in Congo: attacco jihadista a una chiesa cattolica, almeno 40 morti
Un assalto ha colpito una chiesa cattolica a Komanda, nell’Ituri, est della RDC. Il bilancio è di oltre 40 vittime, secondo fonti locali, le notizie sono ancora frammentarie
27 Luglio 2025 - 19:05

Un gruppo di miliziani delle Allied Democratic Forces (ADF), affiliato allo Stato Islamico, ha attaccato nella notte tra sabato e domenica il villaggio di Komanda, nella provincia orientale dell’Ituri. L’assalto, avvenuto attorno all’una di notte, ha colpito una chiesa cattolica durante una veglia di preghiera. I terroristi hanno ucciso i presenti con machete e armi da fuoco, dando poi fuoco all’edificio e a diverse abitazioni del villaggio.
Le testimonianze raccolte parlano di un’incredibile brutalità: molti corpi sono stati trovati mutilati, e l’intera comunità è stata colpita da una violenza indiscriminata. Le cifre ufficiali fornite dall’esercito parlano di almeno 10 morti, ma fonti locali riferiscono oltre 40 vittime, con numerosi feriti e dispersi.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri italiano, ha espresso la propria ferma condanna per quanto accaduto, dichiarando:
“Esprimo la più ferma condanna per l’attentato a una chiesa a Komanda, nella Repubblica Democratica del Congo, dove un gruppo terrorista legato all’ISIS ha ucciso oltre 40 civili. I luoghi di culto vanno sempre preservati e la libertà religiosa tutelata. L’Italia è vicina alle famiglie delle vittime e al popolo congolese.”
L’attacco si inserisce in un contesto di crescenti violenze jihadiste nell’est del Congo, dove l’ADF continua a colpire civili, istituzioni religiose e villaggi isolati. Nonostante gli sforzi dell’esercito congolese e della missione ONU MONUSCO, la regione resta profondamente instabile.
Intanto, la popolazione di Komanda è in fuga, temendo nuove incursioni. Le autorità hanno promesso una risposta militare, ma la insicurezza cronica nella regione rende difficile prevenire ulteriori massacri.
“Non possiamo più vivere nella paura. Vogliamo solo pregare in pace,” ha dichiarato un sacerdote locale.
Foto Ansa