Nigeria: il massacro silenzioso, 30 cristiani uccisi ogni giorno
I numeri di Intersociety dicono che nei primi mesi del 2025 le vittime superano quota 7.000, le chiese distrutte sono migliaia, interi villaggi svuotati. Un genocidio che avanza nell’ombra, dove sono i potenti del mondo?
7087 cristiani uccisi, più di 30 al giorno e 7899 rapiti nei primi sette mesi del 2025, per mano di alcuni dei ventidue gruppi jihadisti stabilitisi nel Paese. È questa la drammatica realtà in Nigeria emersa dal rapporto di Intersociety (International society for civil liberties and the rule of law, una Ong di ispirazione cattolica). Un genocidio poco pubblicizzato (se sono i cristiani ad essere perseguitati da dei musulmani non è una causa popolare, evidentemente) ma che va avanti nel silenzio da oltre quindici anni: dal 2009 il numero di nigeriani uccisi dagli jihadisti arriva a più di 185.000, tra cui 125.000 cristiani e 60.000 musulmani “progressisti”. Non solo, sono state distrutte 19.100 chiese e 1100 comunità cristiane sono state sfollate.
Tra gli ultimi episodi l'uccisione di 200 persone indifese, colpevoli di credere in Cristo, in una parrocchia della città di Yelewata. Secondo Intersociety l'obiettivo è eliminare 112 milioni di cristiani e, continuando così, entro il 2075 la pulizia etnica sarà stata completata.
L'azione delle milizie jihadiste è resa possibile dalla complicità del governo. In particolare i leader del Paese di etnia Fulani, uno dei prim gruppi etnici a convertirsi all'islam nel continente, vede nell'eliminazione dei cristiani (ma anche di alcuni gruppi autoctoni come gli Igbo) un'opportunità di formare ed espandere uno stato islamico Fulani nell'Africa occidentale.
“Stiamo solo assistendo all'ultimo confine sanguinario con l'islam, nei loro 1500 anni di guerra contro gli infedeli” scrive un utente commentando il report. “E la Convenzione sul genocidio delle Nazioni Unite?” dice un altro.
Il colpevole silenzio internazionale è in realtà peggiorato negli anni: nel 2020 Mike Pompeo, Segretario di Stato durante la prima presidenza Trump, aveva inserito la Nigeria nella lista dei “Paesi di particolare preoccupazione” per le sue “sistematiche, continuative e gravi violazioni della libertà religiosa”. Nel 2021 però l'amministrazione Biden ha tolto il Paese dalla lista senza un'apparente motivo, dopo una visita ad Abuja del Segretario di Stato Antony Blinken, secondo cui il governo nigeriano aveva fatto progressi nello sforzo contro il terrorismo. Una valutazione rivelatasi totalmente falsa, dato che nello stesso anno c'è stata un'impennata del numero di cristiani uccisi.
Ora la Casa Bianca ha fatto uscire una condanna “all'orribile violenza sui cristiani”, ma l'amministrazione Trump non ha reinserito, per ora, la Nigeria tra i Paesi di particolare preoccupazione.
E mentre nei paesi cristiani occidentali l'Islam è un “arricchimento culturale” o la “religione della pace”, i Paesi a maggioranza musulmana non sembrano condividere l'ecumenismo e la tolleranza e ci ricordano che “se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me”.
(Foto: Ansa)