Giovedì 23 Ottobre 2025

Le Suore Domenicane di Santa Cecilia sono aumentate del 64% in due decenni

Le religiose di questa congregazione presente nel sud degli States hanno in media 36 anni

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«La congregazione, il cui convento madre si trova a Nashville, nel Tennessee, conta attualmente circa 300 suore. L'età media è di 36 anni e il 58% delle suore ha meno di 40 anni. Ogni anno, in media 18 donne entrano come postulanti, 21 quest'anno; ci sono circa 50 suore nel noviziato». Sono le Suore Domenicane di Santa Cecilia, una congregazione nata nel sud degli Stati Uniti per volere dell'allora vescovo e per la dedizione di quattro suore provenienti dalla congregazione della Beata Vergine delle Fonti di Columbus che sua eminenza James Whelan chiamò dall'Ohio al Tennessee. Era il 17 agosto del 1860 e da quelle prime quattro sorelle nacque una nuova congregazione autonoma, un istituto religioso femminile di diritto pontificio, che fin dalle origini si è dedicato all'educazione. Furono da subito operose nella carità durante periodi difficili della storia statunitense, dalla allora imminente guerra di secessione a una grave epidemia di colera che causò la morte anche di 30 suore che impegnate nella cura dei malati. Non fa rumore, proverbialmente, una foresta che cresce e così ha fatto nell'ultimo secolo questa realtà ecclesiale che nel XXI secolo, il nostro, è cresciuta del 64%. Attualmente la comunità religiosa conta 300 consacrate, quasi tutte dedicate all'istruzione scolastica. «Ogni anno, in media 18 donne entrano come postulanti, 21 quest'anno; ci sono circa 50 suore nel noviziato», riporta l'articolo a loro dedicato su infocatolica. Le scuole gestite dalla congregazione negli Stati Uniti sono attualmente 33, compreso un college sempre nella città di Nashville. Altre 10 si trovano in Italia, Australia, Canada, Scozia, Paesi Bassi e Irlanda. Alla congregazione, il compianto cardinal Augustin Mayer OSB, prefetto ella Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti e presidente della Pontificia Commissione “Ecclesia Dei” dal 1988 al 1991, ha dedicato parole di paterna benedizione e di sostegno per l'opera che compiono a beneficio dei giovani, di tutta la Chiesa e del mondo: «Pertanto, radicata in Cristo e nella sua Chiesa, Santa Cecilia è conosciuta come una comunità gioiosa e dinamica, come una città “costruita su un monte”, segno di speranza e di incoraggiamento per i fedeli e punto di attrazione per le giovani donne che desiderano generosamente unirsi alle sue fila. Santa Cecilia è rimasta fedele al Signore, alla sua Chiesa e ai tanti che si sono consacrati al suo apostolato nell’educazione, nell’evangelizzazione e nella preghiera». Preghiera e apostolato attivo, questo il ritmo della vita delle consacrate domenicane "made in Usa" e una forza attrattiva per giovani che rispondono alla vocazione di Dio a riprova della vitalità della Chiesa e dell'instancabile azione del seminatore che anche oggi decide di uscire a seminare e continua dare a chi ha già ed è nell'abbondanza. Il segreto, come ogni buon coltivatore sa, è nel terreno: le suore di Santa Cecilia sanno come tenerlo sufficientemente smosso, come nutrirlo e irrigarlo e, per quanto riguarda intemperie e bufere, ricordano che conviene affidarsi a chi le governa, la stessa mano che sparge il buon seme: «La vita quotidiana delle suore è scandita da un'intensa routine spirituale e comunitaria: iniziano la giornata alle cinque del mattino, dedicando tempo alla preghiera, all'Eucaristia, allo studio e all'insegnamento, e concludono la giornata con la Compieta e la lettura spirituale.» (Foto: Screenshot Nashville Dominicans, YouTube) ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!

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