E’ bastato un post su X a scatenare polemiche a non finire. Post in cui Elon Musk invita le persone a badare bene aimedicinali che ingeriscono, con particolare riferimento alla pillola anticoncezionale: «Un nuovo studio dimostra che le donne che usano contraccettivi ormonali mostrano risposte emotive significativamente più forti rispetto alle donne con ciclo mestruale naturale e, cosa interessante, ricordano anche meno dettagli di eventi negativi». Il suo commento è arrivato in risposta a un nuovo studio scientifico sui contraccettivi orali che indicava potenziali effetti sulle funzioni cerebrali, emotive e sulla memoria.
Il post di Musk è stato criticato principalmente perché ha condiviso queste informazioni con un’enorme platea di persone instillando il dubbio che gli effetti collaterali a lungo termine dei farmaci di uso comune siano pienamente compresi o comunicati efficacemente. Comunque sia, Musk faceva riferimento ad uno studio della Rice University pubblicato su Hormones and Behavior. I ricercatori hanno scoperto che i contraccettivi ormonali possono alterare l'attività nella corteccia prefrontale ventromediale. In sostanza si è notato che le adolescenti che facevano uso dei contraccettivi orali rielaboravano le emozioni in modo molto più forte rispetto alle ragazze che non ne facevano uso e ricordavano meno le esperienze negative. La pillola contraccettiva è stata, inoltre, collegata a molti problemi medici come il cancro al seno, la perdita di capelli, l'aumento del rischio di diabete gestazionale, il glaucoma e coaguli di sangue mortali, ictus, indurimento delle arterie e cancro cervicale.
Nel 2005, una divisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità ha anche dichiarato che i contraccettivi chimici sono cancerogeni del Gruppo 1, la più alta classificazione di cancerogenicità. Già nel marzo del 2024 Musk si era pronunciato sugli effetti collaterali della pillola contraccettiva: «Ti fa ingrassare, raddoppia il rischio di depressione e triplica il rischio di suicidio».. E anche il nostro giornale, in un recente passato, si è occupato di questo argomento, in un articolo in cui sono stati riportati i risultati di un recente studio (2023) apparso sulla rivista Epidemiology and Psychiatric Sciences che riferisce dati importanti sull’incidenza tra le donne che usano la pillola anticoncezionale e il rischio di depressione in cui incorrono fino al 130% in più, rispetto a chi non ne fa uso e in particolare nei primi due anni di utilizzo.
Secondo lo studio in questione, le donne che hanno iniziato a usare le pillole contraccettive durante l’adolescenza, avevano sviluppato un rischio di ammalarsi di depressione del 130% in più, mentre il corrispondente aumento tra le utenti adulte si è attestato intorno al 92%. Una spiegazione importante sulle cause della maggiore incidenza in età adolescenziale, la fornisce Therese Johansson dell’Università di Uppsala, una delle autrici della ricerca: «I potenti effetti delle pillole contraccettive sulle adolescenti possono essere attribuiti ai cambiamenti ormonali che si sviluppano durante la pubertà e tutto questo perché le donne in quella fascia di età subiscono già sostanziali cambiamenti in questo senso, divenendo più ricettive e soggette ad ulteriori squilibri ormonali».
Insomma, con l’uso dei contraccettivi ormonali che alterano il naturale funzionamento del corpo femminile, le donne mettono a rischio la propria salute e fertilità futura, nell’illusione che è stata loro inculcata di controllare le loro scelte e le loro azioni, in questo modo. Ma la vera libertà non si raggiunge imbottendo il proprio corpo con ormoni sintetici e pericolosi e soprattutto, non si possono considerare tra i benefici, come si vuol far credere, quello di proteggere da un’eventuale gravidanza che, ancora al giorno d’oggi, è considerata al pari di una malattia. (Foto: Imagoeconomica e X)ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!