Quella dello scorso sabato a Londra è stata una marcia per la vita da record. La decima edizione della manifestazione nella capitale inglese ha visto, secondo gli organizzatori, la presenza di circa 10.000 persone. 10.000 partecipanti di tutte le confessioni cristiane e non solo, ma quest'anno c'è stato un contributo speciale da parte dei cattolici: sette vescovi si sono uniti alla marcia e perfino Papa Leone XIV ha inviato un messaggio di buon augurio. Per costruire “delle società civili pacifiche e armoniose” bisogna prima di tutto “investire nella famiglia, rispettando la dignità di ogni persona, specialmente le più fragili e vulnerabili, dai bambini non ancora nati agli anziani”, ha ricordato il papa nel messaggio. Il Santo Padre ha poi impartito la benedizione apostolica a tutti i partecipanti.
Uno dei sette vescovi, l'ordinario di Nostra Signora di Walsingham David Waller, ha spiegato il sentimento profondo che ha portato a un'affluenza così ampia: “È meraviglioso perché in definitiva chi viene a questa marcia sta in realtà già vivendo questa profonda verità, che la vita umana è sacra. Questo non riguarda solo i bambini non ancora nati; qui nella nostra società ci sono problemi di ogni tipo, ma se il bambino ancora nato non è sacro allora davvero da lì tutto va a rotoli”.
Tra i “problemi di ogni tipo” che affliggono la società britannica, in particolare, ci sono due leggi già approvate dalla Camera dei Comuni a giugno, ma che devono ancora passare le altri fasi legislative: una legalizza l'eutanasia, permettendo l'autosomministrazione di un farmaco letale, e l'altra depenalizza l'aborto in qualsiasi fase della gravidanza, persino a nove mesi (gettando definitivamente l'ipocrita maschera secondo cui l'aborto elimina solo “un grumo di cellule”, perché verrebbero uccisi anche bambini del tutto formati). Non sono mancati i tentativi di contrastare la manifestazione: due giorni prima dell'evento c'era stata la misteriosa chiusura del profilo X “March for Life UK”, mentre uno sparuto gruppo di pro-aborto ha protestato lungo il cammino della marcia.
È servito a poco, secondo la direttrice di March for Life UK, Isabel Vaughan-Spruce, la manifestazione è stata un totale successo: “È stato assolutamente fantastico, di gran lunga la più grande marcia fino ad ora, con un supporto incredibile in così tanti modi. Non abbiamo visto solo una crescita nei numeri, ma più giovani, più leader religiosi, più persone provenienti da ogni ambito e persone non-religiose. L'abbiamo vista crescere da ogni parte”. Un segnale forte: nemmeno nel Regno Unito, dove la cultura della morte è così radicata, si può cancellare la vita in silenzio. (Foto: Screenshot, March for Life UK, YouTube)
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