Venerdì 24 Ottobre 2025

Il Card. Muller condanna il pellegrinaggio Lgbt in Vaticano

Al tempo stesso, il porporato tedesco dice di apprezzare molto la svolta cristocentrica di Papa Leone XIV

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Il cardinale Gerhard Ludwig Müller, prefetto emerito del Dicastero per la Dottrina della Fede, ha criticato apertamente il recente pellegrinaggio Lgbtiq+ in Vaticano, in occasione del Giubileo. Ha manifestato il suo pensiero, sia a margine di una cerimonia svoltasi a Belmonte del Sannio (Molise) in cui ha ricevuto la cittadinanza onoraria del piccolo comune, il 13 settembre scorso, sia durante una lunga intervista su un web magazine in cui ha subito premesso a chiare lettere: «Come teologo dogmatico non voglio essere diplomatico. La Chiesa cattolica deve proclamare la verità e contraddire le menzogne». Durante l’evento svoltosi in Molise che ha riunito circa 1.300 partecipanti provenienti da 40 Paesi, ha definito il pellegrinaggio Lgbt in Vaticano «un atto di propaganda ideologica» piuttosto che una manifestazione di fede o di conversione. Secondo il cardinale, i pellegrini cercavano di «propagandare se stessi passando attraverso la Porta Santa, piuttosto che vivere il tradizionale scopo di cambiare  vita, proprio dell’evento giubilare». Anche in questa occasione, il porporato ha ribadito l'insegnamento della Chiesa cattolica, dichiarando che «gli atti omosessuali sono un peccato mortale» e che «il peccato non può essere benedetto». Ha citato il Libro della Genesi per sottolineare che Dio ha benedetto il matrimonio tra un uomo e una donna, e ha messo in guardia contro il rischio di interpretazioni errate che suggeriscono un'accettazione di una condotta contraria alla dottrina cattolica. Nell’intervista online, ha usato parole ancora più forti nel rispondere alla domanda sull’ingresso degli LGBT in San Pietro e alla Chiesa del Gesù a Roma: «Essi profanarono il tempio di Dio, facendo della casa del Padre una piazza di rappresentanza (Gv 2,17). Il movimento Lgbt è assolutamente contro la volontà di Dio Creatore, che ha istituito il matrimonio come santo sacramento in Cristo, ed è uno scandalo assoluto che ciò sia avvenuto. Diversi anni fa – ha continuato Muller-  il cardinale Reinhard Marx ha celebrato una Messa per questi gruppi a Monaco, trasformando ciò che è sacro in uno spettacolo di propaganda. «Ora, lo stesso sta accadendo nella chiesa del Gesù a Roma, con un vescovo italiano che parla della possibilità di cambiare la dottrina rivelata sul matrimonio e la famiglia secondo i desideri umani e carnali». E a proposito di un gruppo politico, come quello Lgbt apertamente in contrasto con la Chiesa sulla morale sessuale, che decide ugualmente di compiere un gesto forte come l’attraversamento della Porta Santa, Muller non ha dubbi: «Hanno abusato della fede cattolica e della grazia e del simbolo della Porta Santa – che è Gesù Cristo – per amore della propaganda, mentre vivevano in aperta contraddizione con la volontà del Creatore. Hanno denigrato la Chiesa di Dio con gesti osceni e con il loro stile di vita. Come disse San Paolo: "Perciò Dio li ha abbandonati, nelle concupiscenze dei loro cuori, all'impurità e al disonore dei loro corpi fra loro, perché hanno cambiato la verità riguardo a Dio con una menzogna”» (Romani 1:24-25). «Le parole di San Paolo – ha continuato Muller- non erano vere solo al tempo in cui fu scritta la Lettera ai Romani, ma l'omosessualità, la pederastia e la pedofilia erano prevalenti nell'antichità precristiana. Anche oggi, queste sono le conseguenze del rinnegare Dio, il Creatore, che ha creato l'uomo maschio e femmina. È stupefacente che vescovi e sacerdoti abbiano dato spazio a questa anti-testimonianza della fede cattolica, in aperta opposizione alla volontà di Dio. Dovrebbero consultare la dottrina della Chiesa sul matrimonio e la famiglia, in particolare nella Costituzione pastorale del Vaticano II sul mondo moderno, la Gaudium et spes». Inoltre, il porporato ha detto di apprezzare l’impostazione cristocentrica del pontificato di Leone XVI, il maggior ordine e la minore enfasi su questioni di secondaria importanza per la Chiesa, il suo continuo ribadire anche la natura del matrimonio cristiano basata sul “maschio e femmina li creò” e proprio per questo non riesce proprio ad avere parole tiepide sul "pellegrinaggio giubilare Lgbt" che definisce «un sacrilegio»: «È solo un tentativo di prendere il controllo della Chiesa per interessi anticristiani. Se i motivi di questi eventi fossero stati veramente pastorali gli organizzatori avrebbero cercato di aiutare tutti a crescere nel pentimento e nell'unione con Gesù Cristo» – ha chiosato senza esitazione il cardinale. (Foto: Imagoeconomica) ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!

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