Sono nate nel 1990 e oggi contano 19 comunità, l'ultima in Spagna a Santander fondata su invito del Vescovo Arturo Pablo Ros. Sono le Serve dei Cuori Trafitti di Gesù e Maria e uno dei loro tratti principali che le rende riconoscibili e molto amate è la gioia vitale che le caratterizza. Siamo alle solite, quando si tratta dell'incontro con Cristo il paradosso è dietro l'angolo: come fanno due cuori spezzati e dolenti ad essere fonte di tanta letizia? È il mistero del Dio incarnato che ci ama così, lasciando aperta la sorgente della sua Passione per noi. E dove c'è Cristo c'è Maria e con lei lo Spirito Santo.
La storia della fondatrice e del suo carisma riflette esattamente questa dinamica, lo racconta lei stessa come riporta un lungo articolo su Religion en Libertad. Un aspetto che potrebbe essere utile sottolineare subito riguarda il loro modo di avvicinarsi e incontrare i giovani, principali destinatari del loro apostolato: nessuna messa in scena comunicativa, nessuno show che assomigli a quelli che già trovano nel mondo (di solito anche fatti meglio, dato che "sono del mestiere").
Preghiera, meditazione delle Scritture, santo Rosario, celebrazione eucaristica e occasioni semplici di incontro e convivialità. Colpisce questo aspetto perché conferma la verità che spesso chi è animato da pur lodevoli slanci pastorali distorce: Cristo è già attrattivo e la Chiesa è luogo, Corpo della sua presenza. Il rinnovamento che le serve non è strategico, ma sempre spirituale, di fede e quando è così le ricadute pratiche, persino organizzative, addirittura di format arrivano, se servono.
Così leggiamo nell'articolo citato: «(...) Non organizzavano feste o spettacoli per attrarre gente, ma organizzavano serate di studio della Bibbia, messe, preghiere, qualche grigliata e un'escursione in montagna. E sollevavano le grandi domande: a cosa serve la vita, lavorare solo dalle nove alle cinque? Erano gioiosi, ma quando un giovane studente muore, una tragedia senza risposta, potevano offrire la consolazione di Gesù e Maria, e dei loro cuori, che, trafitti, sanno cos'è il dolore.»LA FONDATRICEOriginaria del Nicaragua, Madre Adela Galindo è la fondatrice e la superiora della comunità. Legata a Maria e allo Spirito Santo fin da bambina, ha compreso che proprio queste sue devozioni erano parte del disegno e della chiamata di Dio nella sua vita. Educata da genitori ferventi cattolici, la mamma ha pregato ogni giorno il santo rosario per lei soprattutto per aiutarla a superare problemi di salute. Entrambi i genitori erano devoti alla Madonna e al Santissimo e, racconta lei stessa, le hanno offerto una solida formazione nella fede e nella moralità. In adolescenza si avvicinerà al movimento del Rinnovamento Carismatico che era arrivato anche nel suo paese. «Volevo partecipare al primo Seminario sulla Vita nello Spirito. Chiesi alla Madonna di aiutarmi a guarire per poter partecipare. So che la mia guarigione è avvenuta per intercessione della Vergine Maria. È stata Lei a condurmi allo Spirito Santo e al frutto della sua unione con Lui: Gesù Cristo. Da quel momento in poi, sono stata coinvolta nella guida del Rinnovamento Carismatico"».A causa della guerra scoppiata in Nicaragua la sua famiglia si trasferisce a Miami e lei sperimenta in questi pochi, duri anni una grande solitudine e amarezza, dolore che le permetterà di comprendere e avvicinare i tanti giovani emigrati dai propri paesi che incontrerà nel corso del suo apostolato. «A 21 anni, nel 1983, incontrò un sacerdote appena ordinato, Jordi Rivero, che aveva sentito la chiamata al sacerdozio da giovane studente (...). Padre Rivero stava lanciando il gruppo carismatico della parrocchia. Adela si impegnò a guidare il gruppo, la sua musica e il suo culto. "Era un gruppo di preghiera potente, aperto allo Spirito Santo e consacrato a nostra Madre, la Vergine Maria", spiegò Madre Adela».I CUORI TRAFITTI DI GESÙ E MARIALa devozione ai cuori di Gesù e Maria scaturirà da un'altra esperienza personale vissuta nella comunità di preghiera guidata da padre Jordi. Mentre il sacerdote e altri confratelli pregavano su di lei, Adela percepisce un dolore acuto che le trafigge il cuore. «Era come se il mio cuore si fosse spezzato in due. Improvvisamente, Padre Jordi mi disse: ' Ho avuto una visione di un pellicano. Il cuore del pellicano era trafitto e dei piccoli pellicani bevevano il sangue che usciva dalla sua ferita'. Padre Jordi mi spiegò che nella Chiesa questa è un'immagine usata per rappresentare il Cuore trafitto di Gesù. In quel momento, capii che Gesù aveva aperto la ferita del suo Cuore affinché tutti potessimo avere la vita e bere il suo sangue e la sua acqua. Da quel momento in poi, ovunque andassi, trovavo un'immagine del pellicano." » Di lì a poco alcune giovani si uniranno a lei perché sentivano di essere chiamate alla vita consacrata. Una piccola scintilla che darà seguito a un incendio che continua a divampare.
LA COMUNITÀ«"Mi resi conto che Dio stava progettando qualcosa di ben oltre ciò che avevo immaginato; e pochi mesi dopo iniziammo a vivere in comunità". Dopo tre anni di preghiera e discernimento, nacquero le Serve dei Cuori Trafitti di Gesù e Maria». Le Serve dei Cuori Trafitti sono attualmente un istituto religioso diocesano della diocesi di Miami, Florida. Nate nel 1986, sono state approvate dalla diocesi nel 1990. Guidate da Madre Adela, si definiscono una " comunità eucaristica, mariana e carismatica , fedele al Magistero della Chiesa". " Il suo carisma spirituale è contemplare, conoscere, amare, consolare, imitare, riparare e servire i Cuori di Gesù e Maria, e il suo carisma apostolico è quello di utilizzare tutti i mezzi di evangelizzazione per promuovere la solida devozione, la spiritualità e il regno dei Due Cuori nei cuori di tutte le persone, nonché gli insegnamenti del Magistero della Chiesa". Presenti in tutto il mondo con 19 comunità, in Europa ne contano attualmente tre con la più recente fondata in Spagna, le altre sono a Roma e in Polonia.Vestite sempre coi loro abiti da consacrate è facile vederle giocare a calcio, fare attività sportiva in genere, escursioni in montagna. I giovani studenti sono tra i principali destinatari del loro apostolato e anche credenti di altre confessioni cristiane dicono di essere incuriositi e ammirati dalla loro presenza insieme festosa e seria, fatta di preghiera, molto spesso recitano il rosario in pubblico, catechesi e coinvolgimento con la vita dei ragazzi. La fondatrice con alcune consorelle era anche presente alla canonizzazione di Carlo Acutis e ha partecipato alla realizzazione del film Kit di santità. Anche lei con la sua comunità è tra le prime ad essere sbarcata su internet per evangelizzare. "Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e in eterno", una cosa da annunciare serenamente on e offline. (Foto: screenshot, SCTJM – TV YouTube)
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