Sabato 25 Ottobre 2025

Pregare il rosario fa bene alla salute

Siamo nel mese dedicato alla preghiera mariana per eccellenza, i benefici spirituali si accompagnano a quelli del corpo come attestano due studi pubblicati su riviste scientifiche

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Le rose, originariamente, si usavano davvero e, acconciate in una ghirlanda, o corona, venivano donate alla Vergine Maria, "belle e profumate" come le preghiere a Lei rivolte. Ottobre è mese mariano per eccellenza, dunque, e per volere di Maria stessa che, nel corso dei secoli, ha offerto il rosario come arma incruenta e potente per combattere eresie, guerre, tentazioni e ogni genere di sofferenza che affligga il genere umano. La preghiera contemplativa, ripetitiva e semplice del Rosario non è efficace solo per ciò che implora e ottiene, ma anche in sé stessa. Nell'epoca dove essere healty è ideale largamente condiviso, è una notizia che si può dare con pacato entusiasmo, soprattutto per la questione non da poco che ciò che interessa davvero dell'atto di pregare è la verità dell'esperienza che compiamo: non si tratta di una semplice pratica da preferire ad altre per il suo potere benefico sulla salute, è relazione intensa con Dio, spazio di vita spirituale dove si ripete un Incontro. Proprio la ripetizione è uno degli aspetti particolarmente salubri della recita del santo rosario e lo è perché ricalca un'esigenza naturale e primordiale, a tal punto universale che si ritrova anche in preghiere di altre religioni. A confermarlo insieme a effetti positivi sulla salute fisica e mentale delle persone che lo recitano abitualmente, sono due studi recenti, uno peraltro compiuto da uno studioso protestante che, per curiosità scientifica e umana, ha sperimentato anche su di sé gli effetti che lo studio ha rilevato e ha confessato di averlo trovato "una pratica di preghiera molto emozionante (...) e provarlo mi ha dato grande gioia". Sono dichiarazioni dello studioso tedesco Michael Teut, medico e ricercatore, che ha indagato scientificamente la questione scoprendo che la pratica del rosario contribuisce al benessere generale e profondo delle persone: «Coloro che pregano il rosario raccontano come attraverso la preghiera diventano sempre più calmi, trovano la pace interiore e questa calma si diffonde». Teut è arrivato ad interrogarsi sul rosario e i suoi effetti perché impegnato da due decenni nello studio della meditazione e delle pratiche di consapevolezza. Sulla preghiera cattolica del rosario, però, non esistevano ancora studi significativi. Per questo ha deciso di condurre uno studio sistematico sulle esperienze delle persone che pregano il rosario con regolarità, pubblicato nel 2025. «il suo team ha condotto interviste approfondite con dieci partecipanti per raccogliere le loro impressioni soggettive. In un sondaggio successivo, 164 fedeli del rosario hanno fornito informazioni sui possibili effetti sulla salute».  Oltre alla calma e alla pace percepite durante la recita e immediatamente dopo, le persone riferiscono di una maggiore fiducia nell'affrontare le difficoltà della vita e una maggiore tenacia e adattabilità (si potrebbe usare il termine resilienza, ma concediamogli un anno sabbatico). Il nesso tra preghiera è benessere è moderatamente percepito da tutti i partecipanti; la ripetizione e la contemplazione della vita di Gesù e di Maria aprono a una dimensione spirituale che come una risorgiva si riversa anche nella mente e nel corpo: il sistema nervoso autonomo si rilassa, il respiro rallenta insieme al battito, lo stress generale cala. Un altro studio, meno recente, è stato compiuto dall'Università di Pavia, pubblicato nel 2001 sul British Medical Journal. L'indagine, coordinata dal professor Luciano Bernardi, aveva preso in esame sia il rosario sia la recita di mantra dello yoga, mostrando come queste pratiche riducano la frequenza respiratoria e regolarizzino il battito cardiaco innescando benefici sullo stato generale della persona. Non deve stupirci più di tanto che ciò che ci mette in relazione con la nostra dimensione spirituale e con Chi ha fatto il nostro cuore perché si quieti solo in Lui faccia bene anche al nostro corpo, se però dovesse risultare utile per attrarre altre persone verso la pratica dolce, filiale ed efficacissima della preghiera mariana ben vengano anche questi studi. Proposta interessante del dottor Teut è quella di inserirla almeno come proposta nelle cure palliative: l'idea non è così nuova e nient'affatto peregrina. La stessa Cicely Saunders, inventrice dell'hospice moderno, riteneva fondamentale rispondere alla sofferenza del malato considerandone tutte le dimensioni, compresa a pieno diritto quella spirituale. A noi basti ricordare quanti santi e con quanta gratitudine si sono aggrappati al Rosario per ottenere da Dio ogni cosa. Il rosario è la scala più corta per salire in Cielo, diceva san Carlo Acutis, per Padre Pio era motivo di speranza certa e arma invincibile:  "Le battaglie si vincono con il santo rosario" e "Pregate, aspettate e non preoccupatevi, perché Dio è misericordioso e ascolterà la vostra preghiera!", per Fulton Sheen mezzo sicuro per condurre qualcuno alla fede (compresi sé stessi): "Se volete convertire qualcuno insegnategli il rosario." Il magistero della Chiesa è ricco di parole chiare e incoraggianti sulla bellezza e la potenza -  e la necessità - per ogni credente della recita del Rosario e dell'autentica devozione a Maria. Non resta dunque che impugnare la corona e a fior di labbra, col cuore, insieme ad altri o da soli, cimentarsi nella pratica, magari seguendo le meditazioni di Padre padre Serafino Tognetti. ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!      

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