Cristiani in Nigeria
Il segno della croce di Biden prima di un discorso pro aborto
Il vescovo di Springfield, monsignor Paprocki: il segno della croce del presidente alla manifestazione a favore del l'aborto "si fa beffe della fede cattolica"
13 Maggio 2024 - 12:15

Peccato - o per fortuna - che lo stesso Joseph abbia a disposizione una sola vita e una sola anima da salvare. Il vescovo di Springfield ha infatti approfondito, in un podcast, la gravità della posizione di Biden, «dicendo che sta "schernendo il gesto" del segno della croce perché lo stava facendo "per promuovere qualcosa di malvagio, e questo è ciò che lo rende sacrilegio".» L'anziano presidente espone sé stesso a seri rischi spirituali perché il suo aperto sostegno all'aborto è una violazione e un rifiuto almeno parziale del quinto comandamento; è come se dicesse che va bene uccidere un bambino nell'utero materno. La materia è grave, l'avvertenza di quanto sta sostenendo è difficile immaginare che gli sfugga. Sul mistero della libertà del suo consenso personale non si può dire nulla, da fuori. Nemmeno il vescovo ha attribuito al presidente condizioni di eresia, scomunica o apostasia, anche se ha affermato che ci sarebbero le condizioni per un processo canonico, che dovrebbe avvenire sotto l'autorità del suo vescovo, nell'arcidiocesi di Washington, Wilton Gregory. Proprio l'arcivescovo della capitale a commento della stessa vicenda si è così espresso su Face the Nation della CBS : «Direi che ci sono cose, specialmente in termini di problemi di vita, ci sono cose che [Biden] sceglie di ignorare». La vita richiede di essere difesa sempre, dall'inizio alla fine, non è possibile scegliere: «O sei uno che rispetta la vita in tutte le sue dimensioni, o devi farti da parte e dire: "Non sono pro-life".» A questo punto non si capisce in nome di cosa una persona, sia pure molto potente, continui a definirsi cattolica: «Anche il presidente degli Stati Uniti è vincolato dalle verità rivelate da Dio»- ha aggiunto il prelato durante il podcast .«Viviamo in un'epoca di relativismo in cui la gente pensa 'beh, tu hai la tua verità e io ho la mia verità', [ma] c'è davvero una sola verità rivelata da Dio». Queste cristalline affermazioni, da molti connotate come "coraggiose" e non dovrebbero esserlo, possono urtare la sensibilità di una larga maggioranza; il che non avviene perché abbiano in odio gli assoluti, bensì per il fatto che si tratta di un assoluto diverso da quello insidioso e largamente digerito del relativismo dominante. C'è da stare certi che il vescovo Thomas John Paprocki non cederà il passo a chi intende confondere o tradire la perfezione della fede, ha l'andatura del maratoneta e sa, come ha scritto nel libro pubblicato per le edizioni Il Timone, che La vita è una corsa. (Fonte foto: Instagram 40dayforliefe, Screenshot) ABBONATI ALLA RIVISTA!Visualizza questo post su Instagram