Cristiani in Nigeria
Svizzera, chiesa riproduce Gesù con l’Intelligenza artificiale
È in confessionale, per “parlare” con chiunque. Una iniziativa che solleva forti perplessità
21 Novembre 2024 - 12:30

«Bene», dice Marco Schmid, «sono contento che l’avatar si presenta ancora in un certo senso come un oggetto tecnico. Allo stesso tempo, anche le risposte che dà sono affascinanti. Quindi c’è molto di cui parlare quando si tratta di intelligenza artificiale in un contesto religioso». In un’intervista, però, lo stesso Schmidt ha dichiarato che l’Intelligenza artificiale - di cui noi abbiamo affrontato punti di forza, rischi e pericoli già nel numero di settembre 2023 (qui per abbonarsi) - potrebbe rivelarsi cruciale per la pastorale del futuro.
È qui che si passa dal “divertente” progetto alla reale cura delle anime. In fin dei conti, c’è la volontà di iniettare nella Chiesa la stessa natura smart, efficiente, veloce ed economica propria del pensiero del mondo. Volete mettere un sacerdote (e ce ne sono sempre meno) per una miriade di persone, piuttosto che un Gesù “in persona” disponibile 24h tutti i giorni? E, stando sempre all’intervista a Schmidt, «avrebbe anche abilità che un prete non possiede». Di sicuro non deve essere sfamato o non ha bisogno di dormire, se la vogliamo mettere su questo piano.
Tra i commenti negativi, la chiesa ha persino ricevuto un avvertimento minaccioso, in cui si legge che il progetto «non sarà senza conseguenze». Nel frattempo, il professor Peter Kirchschläger, teologo ed etico dell’Università di Lucerna, ha affermato che le macchine non hanno la bussola morale necessaria per praticare la religione. «Questa è un’area in cui noi umani siamo in realtà di gran lunga superiori alle macchine, quindi dovremmo fare queste cose da soli», ha dichiarato.
«Sono rimasto sorpreso, è stato così facile, e anche se è una macchina, mi ha dato così tanti consigli», ha detto un parrocchiano dopo aver “parlato” con l’avatar di Gesù. Un altro ha raccontato: «È stato in grado di riaffermarmi nei miei modi di pensare le cose ed è stato in grado di aiutarmi con domande che avevo… per esempio come posso aiutare altre persone a capirlo meglio e avvicinarsi a lui». Un altro ancora ha criticato le risposte «generiche» dell’installazione. Quando dicevo che ci si affaccia su una triste realtà, questo intendevo. Una realtà in cui i sacerdoti rassicurano i fedeli a mo’ di calendari motivazionali. Che «riaffermino» il modo di vivere dei fedeli, magari osando con qualche bel consiglio. Che fine fa il Cristo incarnato nell’uomo? Il Salvatore che dalla Croce ci ha amati più di ogni altro? Non saprei. Sì, di certo l’Intelligenza artificiale può fare cose belle. Ma deve stare nel posto giusto, e non è il confessionale. (Fonte foto: Pexels.com/Pexels.com)
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