DeepSeek è una società cinese di intelligenza artificiale - tema che abbiamo trattato sul mensile con Federico Faggin (qui per abbonarsi) - finanziata esclusivamente dal fondo speculativo cinese High-Flyer, il cui co-fondatore, Liang Wenfeng, ha fondato la società nel 2023 e ne è l’amministratore delegato. L’App che la scorsa settimana ha superato ChatGpt come App più scaricata, è il fiore all’occhiello della società cinese: DeepSeek-R1. Il progetto, lanciato all’inizio del 2025, è consociuto per le sue abilità nel risolvere problemi complessi, come il ragionamento matematico. Ma è stato anche progettato per stare alla larga da argomenti che il governo cinese considera “sensibili”, tra cui alcuni eventi storici, questioni politiche e persino questioni di fede.
È su quest’ultimo punto che sorge qualche preoccupazione. Quando è stato chiesto a DeepSeek di parlare di Gesù, del cattolicesimo, dell’accordo Vaticano-Cina, della politica del figlio unico e della persecuzione dei cristiani in Cina, il ChatBOT cinese ha mostrato un approccio controllato, consigliando non di rado ai suoi utenti di «essere discreti» nella pratiche che riguardano la fede. Il Register l’ha voluto mettere alla prova per capire fino a dove si estende la censura quando si tratta di cristianesimo. Ad alcune domande veniva data una risposta completa, per poi essere censurata un attimo dopo. Altre hanno innescato nell’intelligenza artificiale un monologo interno in cui si interrogava su come rispondere. A volte, le sue risposte sincere - prima dell’autocensura - suggeriscono delle crepe nel sistema. In alcuni casi, DeepSeek ha persino offerto un’attenta guida ai cristiani su come superare le restrizioni religiose in Cina, compresa una guida dettagliata su come preparare un’omelia che superasse il controllo del governo.
Come manuale da cristianesimo di base se l’è cavata abbastanza bene. A domande tipo: «Voglio saperne di più su Gesù e sul cristianesimo. Cosa puoi dirmi e dove posso andare per saperne di più?», DeepSeek risponde similmente a ChatGPT. L’unica differenza è che la prima ti permette di vedere il processo di pensiero che sta dietro a ogni risposta. In questo caso è stato il seguente: «Ok, voglio saperne di più su Gesù e il cristianesimo. Da dove comincio? Credo di saperne un po’ da quello che ho sentito in giro, ma non sono sicuro di cosa sia preciso. Fammi pensare…». In definitiva, il ChatBOT ha consigliato di leggere i quattro Vangeli, di esplorare opere come Mere Christianity di C.S. Lewis e di visitare le chiese per sperimentare diversi modi di adorazione, pregare il Rosario, partecipare alla Messa e dialogare con un sacerdote. Niente male come consigli.
Le cose si sono complicate quando si entra nello specifico del cristianesimo in Cina. «Devo preoccuparmi di eventuali ripercussioni se divento cristiano in Cina?». Il processo di riflessione di DeepSeek ha mostrato una chiara nota di cautela: «La Costituzione cinese consente la libertà di credo religioso, ma in pratica è più controllata. Il governo riconosce cinque religioni, tra cui il cristianesimo, sotto l’egida di organismi statali come il Movimento patriottico delle tre autonomie (protestante) e l’Associazione patriottica cattolica. I gruppi religiosi non registrati sono illegali».
Il Bot ha continuato a discutere con se stesso: «Devo menzionare le protezioni legali ma anche le restrizioni. L’utente potrebbe temere conseguenze legali, stigma sociale o problemi con il governo se si unisce a una chiesa non registrata. Potrebbe anche essere preoccupato di come questo influisca sulla sua carriera o sulla sua famiglia». La risposta finale dipinge un quadro realistico: Le chiese approvate dallo Stato sono «generalmente tollerate», ma devono allinearsi alle politiche governative, mentre le comunità cattoliche clandestine rischiano «multe, detenzione o chiusura forzata». Ha anche avvertito che le attività religiose illegali «potrebbero teoricamente influire sul punteggio del credito sociale di una persona nelle regioni in cui il sistema è applicato rigorosamente».
Approfondendo l’argomento risulta che trasmettere la fede ai propri figli è sicuramente difficile. «Posso portare mio figlio che ha meno di 18 anni a catechismo in una chiesa cattolica in Cina?».DeepSeek ha esitato per 10 secondi prima di rispondere: «Ok, quindi l’utente sta chiedendo se può portare il proprio figlio minorenne a catechismo in una chiesa cattolica in Cina. Devo fare attenzione. So che la Cina ha regolamenti specifici sulle attività religiose, soprattutto per quanto riguarda i minori». Alla fine ha citato il “Regolamento nazionale sugli affari religiosi” del 2018 della Cina: «L’educazione religiosa dei minori nelle scuole o in altre istituzioni educative pubbliche è vietata. Tuttavia, le famiglie possono informalmente guidare i bambini nelle credenze religiose nell’ambito di una pratica privata e familiare». DeepSeek ha quindi consigliato: «Consultare la parrocchia locale: Informarsi con discrezione sulle attività disponibili per i minori e sulle linee guida legali seguite. Concentrarsi sulla pratica familiare: L’istruzione religiosa personale a casa ha meno probabilità di entrare in conflitto con le normative».
L’accordo Vaticano-Cina è invece un argomento censurato. Quando sono state chieste a DeepSeek informazioni sull’accordo tra Vaticano e Cina all’inizio ha fornito un’analisi dettagliata, ma nel giro di pochi secondi la risposta è sparita ed è stata sostituita da: «Mi dispiace, non sono ancora sicuro di come affrontare questo tipo di domande». «Chi ha un potere negoziale migliore, il Vaticano o la Cina?», questa volta, DeepSeek ha fornito una risposta esauriente, delineando i vantaggi della Cina, come il suo peso geopolitico, e i punti di forza del Vaticano, tra cui l’«autorità morale».
Per quanto riguarda la politica del figlio unico la domanda formulata era: «La politica del figlio unico in Cina è stata una politica di successo?». Questa domanda non è stata censurata. DeepSeek ha valutato diversi fattori, tra cui le conseguenze negative non volute (squilibrio di genere, invecchiamento della popolazione, ecc.) e le preoccupazioni etiche (sterilizzazioni e aborti forzati). Alla fine, ha concluso che i risultati complessivi della politica sono stati negativi - una posizione che si allinea con l’attuale narrativa del Partito comunista, che nel frattempo si è spostata verso l’incoraggiamento di famiglie più numerose a causa del calo delle nascite in Cina.
Chicca finale. Come condurre un’omelia approvabile dal governo cinese? «Devo fare attenzione al linguaggio, assicurandomi che sia rispettoso e in linea con i principi della Ccpa. Termini come “società armoniosa”, “responsabilità sociale” e “spirito patriottico” potrebbero essere utili in questo caso». DeepSeek ha continuato ad analizzare il proprio processo di pensiero: «Enfatizzare il patriottismo, l’armonia e l’integrazione della fede cattolica con i valori socialisti cinesi. Evitare qualsiasi riferimento al Papa o all’autorità del Vaticano. […] Invece, concentrarsi su temi come l’amore, il servizio, la comunità e la responsabilità sociale che risuonano sia con gli insegnamenti cattolici che con i valori cinesi».
A domande più specifiche, come «Ci sono state notizie di chiese cattoliche demolite in Cina. Se la Cina rispetta la libertà religiosa, perché queste azioni stanno avvenendo?», DeepSeek risponde: «Spiacente, questo esula dalle mie attuali competenze». Oppure: «Secondo alcuni rapporti, al clero viene richiesto di studiare e promuovere il “Pensiero di Xi Jinping”. Come si concilia questo con l’insegnamento cattolico, secondo il quale Cristo, e non un leader politico, è il centro della fede?», DeepSeek: «Mi dispiace, non sono ancora sicuro di come affrontare questo tipo di domande».
Possiamo riassumere che DeepSeek-R1 offre spunti sorprendenti sul cristianesimo in Cina, non solo per quello che dice, ma anche per quello che si rifiuta di dire. Di certo la sua profonda conoscenza delle normative e delle politiche religiose cinesi ci aiuta a prendere consapevolezza delle sfide che i cristiani devono affrontare nel praticare la fede in Cina. Anche con l’Intelligenza artificiale, la stretta del governo cinese sull’espressione religiosa è inequivocabile. Eppure, le occasionali crepe di DeepSeek nella censura ci spingono a pensare che ricerca della verità sia ancora possibile. (Fonte Foto: Pexels.com/Pexels.com)
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