Venerdì 24 Ottobre 2025

J.D. Vance: «Non abbiate paura della voce del popolo»

Il vicepresidente degli Stati Uniti scuote i leader europei nel suo discorso alla Conferenza per la sicurezza di Monaco. Una strigliata che, al netto delle varie questioni sollevate, contiene un monito

vance ansa
Il discorso del vicepresidente americano JD Vance alla Conferenza per la Sicurezza di Monaco di venerdì 14 febbraio ha la forza delle parole sparate controcorrente. In particolare perché tenuto davanti all’establishment europeo che negli ultimi 20-30 anni ha governato Bruxelles, spesso preoccupandosi più della correttezza tecnico-politica che del sentire degli europei. Derubricare le parole di Vance alla voce “populista”, cosa che è avvenuta in questi giorni, è l’ennesimo errore dell’establishment europeo che non coglie il punto principale delle parole del vicepresidente americano. Perché se può dar fastidio l’atteggiamento dell’imperatore che striglia le province, rimane un dato. Quello per cui un certo establishment politico-economico non riesce più a sintonizzarsi con i bisogni delle persone, delle famiglie e delle imprese, ritenendo che se la gente non la pensa come loro è un problema della gente (che quindi va “rieducata”). E questo in politica ha un prezzo salato. Vance insiste sull'importanza di ascoltare la voce del popolo, anche quando è sorprendente o in disaccordo con la leadership. Egli crede che ignorare le preoccupazioni dei cittadini sia il modo più sicuro per distruggere la democrazia. «Credere nella democrazia significa capire che ognuno dei nostri cittadini ha saggezza e voce in capitolo. E se ci rifiutiamo di ascoltare questa voce, anche le nostre lotte più riuscite otterranno ben poco». Il discorso culmina con una forte affermazione: «E credo profondamente che non ci sia sicurezza se si ha paura delle voci, delle opinioni e delle coscienze che guidano il proprio popolo». Vance suggerisce che la radice dei problemi europei risiede nella paura delle proprie popolazioni e delle loro opinioni e non si può dargli torto, anche se occorre osservare che nemmeno al popolo è possibile assegnare un potere assoluto, perché l'ultimo criterio per il governo in fondo abita altrove. Come ricordò Benedetto XVI nel suo memorabile discorso al Parlamento tedesco nel 2011, esso si radica in quel diritto naturale che viene prima della politica e delle maggioranze, ma che da tempo è stato disconosciuto e mistificato a tutte le latitudini. «Come disse una volta Papa Giovanni Paolo II, a mio avviso uno dei più straordinari campioni della democrazia in questo o in altri continenti: “Non abbiate paura”», ha concluso il vicepresidente degli Stati Uniti. «Non dovremmo avere paura del nostro popolo, anche quando esprime opinioni in disaccordo con la sua leadership». Questa è comunque una bella cartolina inviata dagli States all'establishment acquartierato in Europa. (di seguito il video del discorso integrale di J.D. Vance a Monaco con sottotitoli in italiano)

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