natale
patriarca pizzaballa
«Illudersi della pace assoluta è come pensare che il diavolo rinunci»
Il suo arrivo a Gerusalemme era un 7 ottobre, come quello del 2023: «Uno spartiacque», dice il Patriarca latino. La sua infanzia nella bergamasca, la parentela con il portiere della figurina introvabile, la formazione a Bologna, dove il cardinale Biffi lo ordinò sacerdote
01 Dicembre 2025 - 00:05
Cardinale Pierbattista Pizzaballa (Imagoeconomica)
Incontro il Patriarca latino di Gerusalemme martedì 11 novembre, dopo che, un po’ di tempo prima, gli avevamo comunicato che era stato indicato dalla nostra redazione come “Persona dell’anno 2025”. «Oh, che seccatura!», era stata la prima risposta del cardinale Pierbattista Pizzaballa dopo aver sentito la notizia. «Ma non c’era nessun altro?», aveva incalzato tra l’ironico e la sincerità tutta bergamasca che lo contraddistingue. Ho cercato di spiegargli che il suo nome ormai era fatto e che la motivazione era quella di essersi mostrato come un costruttore di pace in un mondo che ha tanto bisogno di questo. Alla fine ha acconsentito a raccontarsi e a raccontarci il suo punto di vista, che è quello di chi vive a Gerusalemme ormai da decenni.
Eminenza, partiamo da una doppia data: 7 ottobre 2023 e 7 ottobre 1990. Cosa significano per lei queste due date?
«Cominciamo dalla seconda, che però è la prima in ordine cronologico: il giorno in cui...
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