Quale sarà davvero lo scopo del Sinodo in corso a Roma? Il rischio è che non siano solo, si fa per dire “solo”, i cinque cardinali dei dubia a nutrire perplessità sulla rotta dell’assemblea. Diversamente non si spiegherebbe l’abbastanza esplicito richiamo fatto da mons. Gintaras Grušasl, l’arcivescovo di Vilnius, nell’omelia tenuta ieri nella Messa per la festa di San Luca evangelista. Sì, perché il presidente della Conferenza episcopale lituana, parlando dall’Altare della cattedra in San Pietro, ha impiegato parole che il sapore netto del richiamo ce l’hanno eccome.
«Mentre continuiamo a parlare di quali processi, strutture e istituzioni sono necessari in una Chiesa sinodale missionaria», sono state le esatte parole del prelato, «dobbiamo assicurarci che questi aiutino effettivamente la missione di portare la Buona Novella a coloro che hanno bisogno di salvezza. La sinodalità – comprese le sue strutture e le sue riunioni – deve essere al servizio della missione di evangelizzazione della Chiesa e non diventare fine a sé stessa».
Orbene, in particolare in quest’ultima sottolineatura sul senso della sinodalità è difficile non scorgere un monito, rispetto al lavoro di un’assemblea che rischia di «diventare finé a sé stessa», parlandosi addosso. D’altra parte, come l’indagine esclusiva sulla fede degli italiani realizzata dal Timone ha messo in luce – un’indagine confermata anche da più recenti dati statunitensi, secondo cui oltre il 50% neppure sa cosa sia l’Eucaristia – il vero problema soprattutto dell’Occidente non sono le “aperture” dottrinali, ma l’abbandono di Dio.
I padri sinodali devono insomma anzitutto preoccuparsi – questo affermando le parole dell’arcivescovo di Vilnius – di annunciare il Vangelo ad un mondo che ha deciso di ignorarlo, quando non di attaccarlo. Da questo punto di vista, un Sinodo che virasse sui soli “ammodernamenti” – o sviluppi – dottrinali, oltre ad occuparsi di temi di cui verosimilmente non ha neppure i titoli per farlo, commetterebbe un clamoroso errore: pensare (e potrebbe pure pensarlo, visti i gravi errori metodologici nei questionari preparatori) che i fedeli chiedano “aperture”, mentre invece già brancolano nel buio della fede. Il dramma è che forse non sono i soli. (Fonte foto: YouTube, screenshot)
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