L’arcivescovo di New York: «Temo che la bella tradizione della genuflessione a Nostro Signore nel Santissimo Sacramento possa essere un po’ sbiadita». E ricordate che, non a caso, Satana non ha le ginocchia
Il cardinale Timothy Dolan, arcivescovo di New York, ha postato un video su X per spiegare una delle espressioni di riverenza che compiono i cattolici in chiesa: la genuflessione. Nel video ha raccontato che lo scorzo 17 marzo, il giorno di san Patrizio, una donna che si è fermata a parlare con lui dopo la Messa gli ha riferito che, nonostante non fosse cattolica, amasse la Chiesa e partecipare alla Messa, ma avesse bisogno di una spiegazione su alcuni segni che i fedeli mettono in atto con il proprio corpo. Ecco che il Cardinale ha colto l’occasione per spiegarne alcuni, a partire dalla genuflessione.
«Ecco la prima postura che noi cattolici assumiamo sempre. Quando entriamo in chiesa, cerchiamo il tabernacolo, dove è riposta la Presenza Reale di Nostro Signore nel Santissimo Sacramento, e ci genuflettiamo», ha spiegato l’arcivescovo di New York, «ci inginocchiamo. Ci genuflettiamo. Perché? È l’antico segno di adorazione, l’antico segno di stima, l’antico segno di culto». Il Cardinale ha poi sottolineato che «quando si sente il nome di Gesù, ogni ginocchio sulla terra e in cielo dovrebbe piegarsi, come ha insegnato san Paolo. Questa è la genuflessione: la facciamo a Gesù, realmente e concretamente presente nel Santissimo Sacramento».
«Temo che la bella tradizione della genuflessione a Nostro Signore nel Santissimo Sacramento si sia un po’ affievolita», ha osservato, «non possiamo permettere che ciò accada; è un grande atto di devozione». In conclusione, il cardinale Dolan ha ricordato che «san Tommaso d’Aquino ha detto: “Sapete una cosa? Satana non ha ginocchia perché non si genuflette a nessuno”. Ebbene, noi lo facciamo. Noi ci genuflettiamo a Gesù nel Santissimo Sacramento». Si legge al n. 274 dell’Istruzione Generale del Messale Romano che «la genuflessione, fatta piegando il ginocchio destro a terra, significa adorazione, e quindi è riservata al Santissimo Sacramento, così come alla Santa Croce [il Venerdì Santo, n.d.r.]».
On St. Patrick’s Day, I had a visitor who isn’t a Catholic. She said she never knows what to do during Mass! I thought for a couple days I might go through the different postures of the Mass. Here’s the first one: genuflection. @thegnewsroompic.twitter.com/RqBtlnllii