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Ecco il Timone n. 173, maggio 2018
NEWS 1 Maggio 2018    

Ecco il Timone n. 173, maggio 2018

E’ in distribuzione il timone n° 173. Potete leggere la rivista in formato cartaceo o digitale, grazie anche a una app personalizzata per iPhone, iPad o Android.

SCHIAVE DEL SESSO

Reportage sulle strade della prostituzione per scoprire un mercato da 3 milioni di clienti. Nella notte di venerdì santo Andrea Zambrano ha accompagnato l’unità di strada dell’Associazione Giovanni XXIII che sulle orme del fondatore, don Oreste Benzi, continua l’opera di apostolato per liberare le ragazze dalla schiavitù del sesso a pagamento. Giulia Tanel, invece, ha incontrato due ragazze che sono state liberate e redente grazie all’opera dell’Associazione e dall’incontro con Cristo. Faith, nome di fantasia, ha 18 anni e un figlio avuto da un cliente; Evelin, ha lasciato l’Africa poco più che ventenne e poi la strada, quindi la salvezza.

IL MISTERO DELLA BILOCAZIONE

Raccontiamo le storie di molti santi che vivevano il mistero di trovarsi in un luogo e contemporaneamente apparivano in un altro. Il dossier del Timone indaga sulle possibili spiegazioni teologiche del fenomeno grazie al contributo del teologo Mauro Gagliardi. Le missioni impossibili di Madre Speranza nel racconto di Aldo Maria Valli e la figura di suor Rita Montella a cui ci introduce Luisella Scrosati. Padre Paolo Berti spiega come discernere le pseudo bilocazioni dello spiritismo.

TRE INTERVISTE DA NON PERDERE

Valerio Pece ha incontrato il cantautore Massimo Bubola che spiega come il suo romanzo, Ballata senza nome, sia diventato un caso letterario. «La vicenda», spiega Bubola, «ricostruisce la straziante cerimonia del Milite ignoto nella Basilica di Aquileia. Dal Friuli a Roma, quel soldato, posto su di un treno scoperto procedente a 15 km all’ora, verrà acclamato da 8 milioni di persone…Era il 28 ottobre del 1921».

Raffaelle Frullone intervista Daniel Mattson, musicista statunitense, che in maggio sarà in Italia per presentare il suo libro Perché non mi definisco gay. «Una delle ragioni principali per cui sono tornato alla Chiesa», risponde Mattson, «è il suo abbraccio chiaro alla realtà oggettiva della natura sessuale, così come è rivelata nei nostri corpi».

Invece, la vicenda del Primo Partigiano d’Italia, Bisagno, viene raccontata al Timone dal nipote. Il dialogo di Lorenzo Bertocchi con Aldo Gastaldi (il nipote si chiama come lo zio) offre una immagine profonda del comandante bianco. «Bisagno cerca di mostrare ai suoi uomini come non ci si debba adagiare in un vita che in fondo non è vera, e così dice che la prima battaglia contro il male avviene nel cuore di ogni uomo».

… E TANTO ALTRO

A 40 anni dalla Legge 194 che introdusse in Italia la pratica legale dell’aborto, Riccardo Cascioli elenca i danni sociali di questa legge ingiusta e omicida. Francesco Agnoli racconta il matematico di fama internazionale Francesco Severi.

Sara Magister ci mostra le tante suggestioni che Michelangelo Buonarroti ha esercitato su Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio. Come la mostra in corso a Forlì, la loro è un’arte che si colloca tra l’eterno e il tempo.

Non mancano le rubriche, a partire da quelle storiche, “Vivaio”, di Vittorio Messori, poi “La versione di Barra”, del fondatore della rivista Gianpaolo Barra, “Il Kattolico” di Rino Cammilleri, e “Don Camillo sul crinale” di Lorenzo Bertocchi, in cui il parroco diventa fochista pirotecnico. Giacomo Samek Lodovici nel suo “Filosafando” confronta la legge naturale con il relativismo etico. La “Matita blu” è affidata a Claudio Crescimanno, e le “Parole proibite” di Andrea Zambrano mettono a tema la parola “sacro”.


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