Sabato 25 Ottobre 2025

Don Giorgio Govoni, martire della carità

25 anni fa moriva innocente, stroncato da un infarto, il sacerdote ingiustamente processato per pedofilia e riti satanici. Promemoria sui “Diavoli della Bassa”, dramma da non dimenticare

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Un quarto di secolo. Tanto è passato dalla morte, avvenuta il 19 maggio 2000 – mentre si trovava nell’ufficio del suo avvocato, Pier Francesco Rossi –, di don Giorgio Govoni. Aveva 59 anni e stava affrontando i processi dei “Diavoli della Bassa”, con un’accusa pesantissima: quella di capeggiare un gruppo di «satanisti pedofili» impegnati in oscuri e sanguinari riti nei cimiteri tra Mirandola e Finale Emilia, nel corso dei quali sarebbero stati violentati e pure uccisi dei bambini. Una vicenda riportata in auge in questi anni da Pablo Trincia con il podcast Veleno, ma che 25 anni dopo merita di essere ricordata o, per chi non la conoscesse, riscoperta.

Per questo motivo, il caporedattore del Timone, Giuliano Guzzo, sul numero di maggio del mensile ricostruisce con cura l’odissea toccata a don Govoni, mettendo in luce, da una parte, l’inconsistente delle accuse mosse contro di lui e, dall'altra, raccogliendo anche le voci chi lo conobbe: Antonella Diegoli - madre, nonna, parrocchiana di Finale Emilia e presidente del locale Movimento per la Vita - e Carlo Giovanardi, all’epoca dei fatti senatore della Repubblica in prima linea nello smascherare, le falsità dei “Diavoli della Bassa”.

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