«Dio non vuole necessariamente che abbiamo successo, vuole che siamo fedeli». Potrebbe persino accadere che il successo umanamente inteso arrivi, ma non sarebbe quello a misurare il nostro vero successo, anzi diciamolo meglio, il nostro compimento. Per questo il vescovo di Passau, Stefan Oster, intervistato da K-TV (lo riporta kath.net) per i 10 anni del suo ministero, ha usato quelle parole. Riflettendo sulla sua vita di pastore ha commentato: «Si tende – qualcosa in me, e credo in ogni peccatore – a considerarsi il centro del mondo, perché il mondo intero gira intorno a sé. Che follia è questa?». La nostra attenzione va decentrata da noi stessi per arrivare a ciò che ci renderà ciò che siamo chiamati ad essere.
È la via paradossale del cristiano, quella del rinnegamento di sé, decisamente la più contro intuitiva e la più vera che ci sia e che Cristo stesso ci propone. Il modello è la perfezione del Padre Suo e nostro che è nei cieli, che fa sorgere il sole sui buoni e sui cattivi. Ciò che ha appreso nel primo decennio del suo episcopato, lo afferma lui stesso, è: «Non prenderti troppo sul serio! Servi! Dimentica te stesso! Sii disposto a donarti... Il Signore farà tutto il resto». La tentazione di "legare la fertilità a se stessi" è sempre presente, ha detto Oster in tono autocritico, citando Madre Teresa con le parole: «Lui è la corrente. Io sono solo il cavo.»Uno stile di vita orientato alla santità, che è semplice e arduo perché ci costa la fatica di vincere le nostre passioni che portano altrove, ad affermare noi stessi, a volere la nostra e non la Sua volontà; e un cammino di grande pace, pur nella lotta costante che si consuma nel teatro del cuore: «Cristo può essere riconosciuto solo sul “piccolo cammino – quando si è disposti a farsi piccoli…”, ha spiegato in un’intervista. Egli considera essenziale per il suo ufficio episcopale «una vita costante di preghiera», uno «stare con il Signore». Per lui la domanda "Ti piacciono le persone?" è importante anche per loro, non solo perché è “celebrato” da qualche parte.» Il vescovo parla dell'importanza fondamentale della sua vita di preghiera: assomiglia allo sforzo dell'atleta, alla ripetizione continua e spesso senza eclatanti soddisfazioni ma come quello costruisce la relazione profonda con il Creatore, ci riporta alla nostra dimensione ontologicamente "normale", a ciò che la legge di Dio ha fissato per noi: «La vita di preghiera non è affatto una passeggiata. Stare seduti davanti al Santissimo Sacramento per mezz'ora "non genera entusiasmo, è qualcosa di piuttosto sobrio", descrive Oster la sua esperienza. Si tratta in particolare di fedeltà e di fede, «da lì viene la pace, anche se non succede nulla», e di dire: «Signore, sono semplicemente qui ora». Molto deve alla comunità salesiana nella quale vive, continua Oster, poiché è grazie al ritmo e ai vincoli che questa gli assicura che può nutrire costantemente la sua vita di spirituale.
Ogni vincolo, anche nella vita quotidiana di una famiglia per esempio, è argine che permette al corso d'acqua che abbiamo deciso di percorrere di non disperdersi in tanti rivoli. "Dio non vuole necessariamente che abbiamo successo, vuole che siamo fedeli", conclude pensando alla propria esperienza sacerdotale, ma ogni cristiano, in qualsiasi stato sia chiamato a vivere la sua vocazione, può dire lo stesso per sé ed essere a sua volta grato per ogni limite che lo aiuti ad esercitare la medesima fedeltà. Anche in questa occasione, come già fece parlando delle istanze del movimento sinodale nella chiesa tedesca, il Oster ricorda che una cosa sola è necessaria alla Chiesa e alla vita di ogni cristiano: Cristo e la vita sacramentale che la Chiesa sola ci offre, restando sempre fedele a sé stessa e rinnovandosi dall'interno, non inseguendo affannosamente le istanze mondane; uno sforzo, questo, che è destinato al fallimento dal mondo che il mondo ha già sé stesso e conosce le proprie "delizie" (con data di scadenza). Ciò che gli manca è solo Cristo e il suo vangelo. (Fonte foto: Screenshot, Bischof Stefan Oster, YouTube)
ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!