IL VANGELO DEL GIORNO
Medjugorje, un'indagine
La recensione di Robi Ronza al libro di Riccardo Caniato sull'esperienza spirituale di Medjugorie, da oltre quarant'anni un mistero che affascina e interroga
25 Luglio 2025 - 00:05
Mi recai in auto via terra a Medjugorje pochi anni dopo l’inizio delle apparizioni quando c’era ancora la Jugoslavia e fra l’altro mancava l’autostrada che si può percorrere adesso. Insieme a mia moglie e agli amici con i quali viaggiavamo non fummo testimoni di alcun fatto straordinario, ma ricordo il villaggio come un luogo di preghiera segnato evidentemente da una presenza.
In seguito ovviamente come tutti me ne tenni informato, e tra l’altro ebbi a Milano un colloquio con una delle veggenti, Marija Pavlović, che mi colpì molto, e con suo marito, ma senza sin qui far ritorno a Medjugorje né coinvolgermi in modo specifico con la vicenda. Volentieri ho perciò colto l’occasione di averne la compiuta e aggiornata notizia che Riccardo Caniato ci ha offerto con il suo libro Medjugorje, un’indagine pubblicato da Il Timone nello scorso giugno.
Rielaborando ed aggiornando un’opera precedente Caniato ci fa in Medjugorje, un’indagine un quadro aggiornato e completo di queste apparizioni della Vergine che, iniziate il 24 giugno 1981, durano perciò da oltre quarant’anni. Nel libro si rievoca con precisione la storia delle apparizioni fino ad oggi, ed è stata inoltre raccolta un’interessante serie di interviste ai veggenti e di testimonianze riguardo a persone miracolosamente risanate a Medjugorje ovvero avendo invocato la Vergine di Medjugorje. Conclude il volume un’intervista a padre Livio Fanzaga, fondatore di Radio Maria e legatissimo, come tutti sanno, alla Vergine di Medjugorje.
La Chiesa si esprime sulle apparizioni soltanto dopo che si sono definitivamente concluse, e perciò non si è ancora espressa riguardo a Medjugorie. Tuttavia si sa che Giovanni Paolo II personalmente le riteneva autentiche. Benedetto XVI non ne parlò ma è nel suo tempo che la Santa Sede avocò a sè l’esame della vicenda. Infine il 19 settembre 2024, regnante Papa Francesco, la Santa Sede ha pubblicato una nota dal titolo Regina Pacis in forza della quale il vescovo del luogo ha potuto sancire che “l’esperienza spirituale di Medjugorje non contrasta né con la morale né con la dottrina cattolica, con la conseguente libertà per i fedeli di credere e di aderire ai contenuti dell’evento qualora vi trovino aiuto per l’approfondimento della loro vita cristiana e sacramentale”.
Se in precedenza, osserva Caniato nel suo libro, “secondo le indicazioni del Dicastero promulgate nel 1978, regnante papa Paolo VI, il discernimento della Chiesa era teso ad avvalorare o a negare la soprannaturalità di un evento, ora, con le nuove disposizioni, in caso di indagine con esito positivo, esso è concentrato a riconoscere e a valorizzare la bontà dei frutti spirituali e pastorali a esso collegati senza marcare la presenza o meno di un intervento divino. Qualora, invece, un discernimento evidenzi con chiarezza la non attendibilità di un dato fenomeno, la prassi rimane quella di bocciarlo, negandone categoricamente il carattere soprannaturale”. Quindi Medjugorje ha ricevuto il massimo che la Santa Sede concede nel caso di un’apparizione ancora in corso.
Quando pensiamo, osservo concludendo, ad apparizioni della Vergine la mente va subito a Lourdes ed a Fatima. Per la loro modalità, e per la successiva storia personale dei veggenti, le apparizioni di Medjugorje sono molto diverse. È però un errore pretendere che quello di Lourdes e di Fatima sia il modello unico di tali fenomeni. L’autore di Medjugorje, un’indagine ne ricorda giustamente la grande varietà, e cita altri casi, avvenuti in altri tempi, in cui pure le apparizioni durarono per decenni. Grande conoscitore e personalmente molto legato a Medjugorje, che non esita a definire la “mia via per il Paradiso”, Caniato ha ciononostante —e bisogna essergliene grati — scritto da giornalista un’indagine sulla vicenda che si raccomanda non solo e non tanto al pubblico dei già convinti ma a quello di coloro che semplicemente vogliono saperne di più di queste apparizioni che durano da oltre quarant’anni e avvengono non più solo a Medjugorje ma ovunque i veggenti si trovino.










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