Mi ricordo quando l'enciclopedia era quella che un venditore porta a porta era riuscito a rifilare alla nostra come a tante altre famiglie del quartiere. Roba anni Ottanta, del secolo e del millennio scorso. In questo millennio, invece, c'è soprattutto lei, Wikipedia, l'enciclopedia libera che tanto libera non è più da un pezzo, come abbiamo già approfondito sulla nostra rivista (qui per abbonarsi). Wiki stava per il nostro vecchio "giovane e dinamica", anzi vorrebbe dire veloce e condivisa. Nel 2001, quando i suoi fondatori iniziarono a dare vita all'idea visionaria, open e ottimista del sapere condiviso e trasparente, l'ideologia woke (ah, le vocali, che differenza possono fare!) non era ancora così diffusa e arrogante. L'agenda LGBTECCETERA e tutto il progressismo non se ne erano ancora appropriati. Mentre ora sì, giungendo al notevole risultato di esasperare contemporaneamente cittadini di ogni parte del pianeta Terra. Il grossolano edificio, però, inizia a mostrare crepe su alcune delle sue strutture portanti, come è il caso dell'enciclopedia online. Musk lo ha annunciato su X: "Stiamo costruendo Grokpedia. È un enorme miglioramento rispetto a Wikipedia. Onestamente, dobbiamo fare dei passi avanti verso l'obiettivo di xAI di comprendere l'universo".Anche il suo, di obiettivo, non è male in quanto ad ambizione. Dunque la sua xAI vuole offrire in tempi si suppone rapidi una voce alternativa a Wikipedia che non sia però così faziosa, anzi «irrimediabilmente faziosa - dice citando il post di Davud Sacks - Un esercito di attivisti di sinistra si occupa delle biografie e si oppone a ogni ragionevole correzione. A peggiorare ulteriormente la situazione, Wikipedia appare spesso per prima nei risultati di ricerca di Google e ora è una fonte attendibile per l'addestramento di modelli di intelligenza artificiale. Questo è un problema enorme». Il progetto di Musk sarà più simile alle intenzioni di Wikipedia all'età - breve- della sua innocenza: sarà open source e "libera da propaganda e narrazioni di parte". Elon Musk, a sua volta personaggio con le sue ombre e rischi annessi all'enorme potere di cui dispone e ai riferimenti etici spesso più che discutibili, non è l'unico a non poterne più di indottrinamenti, gender, bavagli e censure preventive e sta servendo pan per focaccia alla cancel culture. Oltre a lavorare (e far sgobbare alacremente) i suoi su AI e Grokipedia ha infatti cancellato il suo abbonamento a Netflix. Lo ha fatto esercitando il suo diritto di cliente insoddisfatto e comunicansolo a qualche centinaio di milioni di persone, che in moltissimi casi lo stanno imitando. Lui per primo ha seguito le dichiarazioni di un altro utente X, Matt Van Swall, accompagnando il suo annuncio di annullamento dell'abbonamento a Netflix con un lapidario "Same". Basta con l'aggressione ideologica e vigliacca ai nostri figli esposti a contenuti gender e basta anche con le accuse di nazismo a un uomo come Charlie Kirk che per la sua battaglia tutta dialettica contro gender e progressismo estremo è stato brutalmente assassinato.
Religione en Libertad riferisce che «Steele (Hamish Steele, dichiaratamente gay,creatore della serie animata per bambini Dead Center: A Paranormal Park che normalizza i temi trans e queer per bambini proprio su Netflix, Ndr) avrebbe criticato aggressivamente Keir Starmer sui social media per le sue espressioni di cordoglio per l'omicidio di Kirk. Dopo aver insultato il Primo Ministro britannico per averlo fatto, Steele avrebbe definito il giovane leader cristiano un " nazista ". Il post sta circolando su X, riprodotto da un account Bluesky, ma non è presente nella sua cronologia, e lui nega di aver insultato Charlie». Cancellare un post dalla cronologia non è forse il nuovo "presto, nasconditi nell'armadio"? E in ogni caso non sono casi isolati quelli di utenti che hanno esultato per l'omicidio del giovane Kirk. Ecco, forse, il tempo per poter compiere queste vigliaccate impunemente sta per finire: «se quel conciso " Same " aveva già iniziato a moltiplicare il numero di disdette di abbonamenti, un altro tweet di Musk del 1° ottobre le ha fatte schizzare alle stelle in modo esponenziale. Questa volta erano otto parole: "Cancella Netflix per la salute dei vostri figli ", ha detto in risposta a un tweet che rappresentava un cavallo di Troia che introduceva l' agenda woke e transgender "ai vostri figli" (e alla vostra stessa casa)». A quanto pare la libertà di pensiero e quella educativa rimangono due temi piuttosto sensibili anche per i genitori di oggi. L'effetto anestesia totale -mai andato a segno del tutto - sta gradualmente scomparendo. (Foto: Imagoeconomica)ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!