Venerdì 05 Dicembre 2025

«Fu l’Eucaristia a plasmare Pier Giorgio Frassati»

100 anni fa moriva Pier Giorgio Frassati. Per gentile concessione dell’Editore, pubblichiamo di seguito un brano tratto dal libro di padre Angelo Bellon, Pier Giorgio Frassati – La sua spiritualità (Edizioni Studio Domenicano, 2025)

FRASSATI
100 anni fa moriva Pier Giorgio Frassati. Per gentile concessione dell’Editore, pubblichiamo di seguito un brano tratto dal libro di padre Angelo Bellon, Pier Giorgio Frassati – La sua spiritualità (Edizioni Studio Domenicano, 2025) ***** Se la manna di cui si nutrivano gli israeliti peregrinando nella penisola del Sinai era un cibo che si adattava al gusto di chi l’inghiottiva e si trasformava in ciò che ognuno desiderava (Sap 16,21), che cosa non si dovrà dire dell’Eucaristia, dal momento che la manna ne era solo un simbolo? Nella Comunione Pier Giorgio sentiva che Gesù si donava a lui senza riserve con tutti i tesori del paradiso. Per questo sentiva l’esigenza di sostare in comunione con il Signore anche dopo aver ricevuto l’Eucaristia. Era una vera comunione, pregustava i beni del paradiso. Per questo san Tommaso d’Aquino dice che es sa ci dona un anticipo (pegno) della gloria futura. Ed è ancora per questo, come si è rilevato, che «l’anima è spiritualmente deliziata e, in un certo modo, inebriata dalla dolcezza della bontà divina». Il Catechismo Romano del Concilio di Trento afferma che «già in questa vita abbiamo un segno di tale beneficio in quella pace e tranquillità di co scienza che le anime gustano dopo l’Eucaristia. E al momento della morte, fortificate dalla virtù divina del sacramento, esse raggiungeranno la beatitudine eterna, come Elia che, dopo aver mangiato il pane cotto sotto la cenere, poté camminare fino al monte Oreb, il monte santo del Signore (1 Re 19,2)». Inoltre questa presenza del Signore è «farmaco di immortalità», è capace di allontanare ogni male spirituale e ogni insidia del diavolo. San Gregorio Magno, a questo proposito, osserva che se il sangue dell’agnello con cui erano state tinte le porte delle abitazioni degli ebrei aveva allontanato l’angelo sterminatore, quanto più il sangue di Cristo – di cui il sangue dell’agnello pasquale era solo una prefigurazione – libera da molti pericoli dell’anima e del corpo. Per questo il medesimo Papa ha affermato che «per l’ascolto della Messa l’uomo viene liberato da molti mali e da molti pericoli», e che «il giusto che ascolta la Messa viene conservato nella via della rettitudine». A distanza di anni, un collega di studio di Pier Giorgio all’Istituto Sociale, che poi divenne gesuita, il padre Ballario, disse di lui: «Fu sotto l’azione potente dell’Eucaristia, per quanto ne posso giudicare io, che cominciò a formare il suo carattere di cristiano pio, convinto e veramente forte, che riuscì di tanto splendido esempio a tutti». Monsignor Barale, che fu poi segretario personale del cardinale Fossati, arcivescovo di Torino, testimoniò: «Alla Crocetta ebbi modo, comunicandolo sovente, di ammirare e invidiare come amava Gesù. Egli lo riceveva in tal modo da invitare alla pietà non solo i laici, ma anche noi sacerdoti. Faceva impressione quella giovinezza esuberante che si avvicinava all’abbraccio di Gesù. Tornato allora dal fronte, avevo negli occhi visioni di guerra e di morti, ma quella pace angelica di Pier Giorgio non l’ho più dimenticata». Ugualmente monsignor Giuseppe Angrisani, vice parroco alla Crocetta e in seguito vescovo di Casale Monferrato, ricorda: «Di buon mattino lo si sentiva arrivare in chiesa con i suoi scarponi ferrati, che sgrigiolavano terribilmente sul pavimento, con sacco, funi, piccozza, equipaggiamento completo sulle spalle. Andava in un angolo della sacrestia a deporre il suo fardello e poi prendeva il messale e accompagnava il celebrante all’altare. Là quel robusto alpino stava attento e, avvicinandosi il momento della Comunione, ecco le sue braccia, conserte, muoversi e le mani congiungersi in preghiera, e gli occhi levarsi amorosi al ciborio, accompagnando l’anima che si nutriva del pane degli angeli». (Foto: Pexels.com) ABBONATI ORA ALLA RIVISTA!

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