Il rosario è l’arma più potente che abbiamo contro il male, insegna Padre Pio, ma secondo un recente studio, è anche l’arma più usata da chi è in discernimento vocazionale. Il report del Center for Applied Research in the Apostolate (CARA) alla Georgetown University, “Impatto di Maria, Madre della Chiesa, sulle vocazioni ecclesiastiche” di giugno 2025, ha rilevato che il rosario è la devozione mariana più popolare durante il discernimento e in 7 casi su 10 ha avuto un impatto positivo su tale periodo. Lo studio ha raccolto l’opinione di 1.091 ecclesiastici sul ruolo di Maria sul “senso originale della vocazione di servire Cristo e la Chiesa”: il 59% di essi ha affermato che ha avuto un ruolo “grande o significativo”, percentuale che si alza (71%) tra i preti appartenenti a un ordine.
Il 44% ha affermato inoltre che sulla scelta vocazionale ha avuto un ruolo fondamentale il pellegrinaggio a Fatima, ma anche quelli a Lourdes (43%), a Guadalupe (31%) e altri siti mariani. Un’importanza però che non si esaurisce dopo il discernimento. Anzi, nella maggior parte dei casi la devozione a Maria si rafforza nel vivere la propria vocazione, e l’89% degli intervistati ha affermato di esserle "abbastanza" o "fortemente devoto". Il 72% recita il rosario ogni giorno o almeno ogni settimana, in particolare i vescovi (87%), che dal report sembrano emergere come i più devoti alla Vergine.
Anche il ruolo dei pellegrinaggi sembra crescere dopo la scelta vocazionale, rispetto a prima: il 77% ha affermato di essere stato rafforzato nella propria vocazione da almeno un sito mariano e la devozione ad essi collegata, con il santuario di Guadalupe che sembra avere l’impatto più importante (63%), seguito da Lourdes e Fatima. Anche in questo caso sono i vescovi quelli che hanno espresso un legame più forte. “Maria è accanto a me ogni giorno quando celebro la Santa Messa, proprio come è stata accanto a Cristo ai piedi della Croce” ha detto uno degli intervistati. Il 18% si è concentrato soprattutto sulla sua intercessione: “Non sarei chi sono oggi, o dove sono oggi, se non fosse per l’intercessione di Maria nella mia vita”, mentre altri hanno sottolineato il suo ruolo di madre o di “compagna, amica, guida e conforto”.
È stato chiesto anche se la Chiesa Cattolica ponga troppa enfasi sulla devozione alla Vergine, una questione importante soprattutto in paesi storicamente protestanti dove il culto di Maria e dei santi è talvolta oggetto di critiche e accuse di idolatria, come negli Stati Uniti (dov’è stato svolto il sondaggio e da dove provengono la maggior parte degli intervistati). Il 95% ha affermato che c’è la giusta enfasi (74%) o non abbastanza (21%). Solo il 5% la ritiene eccessiva. Ovviamente se affidarsi a Maria e pregare il Rosario è fondamentale per il clero, lo è a maggior ragione per ognuno di noi e prescinde da qualsiasi vocazione. Lo disse la Beata Vergine stessa, apparendo a San Domenico di Guzman nel tredicesimo secolo: “Un giorno attraverso il Rosario e lo Scapolare salverò il mondo”. (Foto: Pexels.com)
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