ADDIO EUROPA
ADDIO EUROPA
L’auto europea trasloca in Cina
Volkswagen e Mercedes - scrive l'Autore del libro "Per non restare a piedi" (Timone) - hanno annunciato di voler arrivare a produrre il 100% delle auto in Cina. Che entra in Europa dalla porta principale
02 Dicembre 2025 - 13:11
(Imagoeconomica)
La lunga transizione si è conclusa. Pochi giorni fa, con uno squillante comunicato stampa, la Volkswagen ha annunciato di essere in grado di produrre automobili elettriche in Cina dall’inizio alla fine della catena di produzione, cioè auto al 100% cinesi, dalla progettazione al prodotto finito. In questo modo, la casa automobilistica tedesca afferma di poter ridurre del 50% il costo di produzione di alcuni modelli, mediamente del 30% rispetto al passato. Il marchio tedesco afferma di poter contare su partnership tecnologiche con la cinese Xpeng e la Rivian, americana. Restano e verranno rafforzate le storiche alleanze con le case cinesi Saic Motor e FAW, con il lancio di nuovi modelli. Anche Mercedes ha annunciato di voler arrivare a produrre il 100% delle auto in Cina per il mercato cinese.
In un’intervista al settimanale tedesco Automobilwoche, l’amministratore delegato di Mercedes-Benz, Ola Kaellenius, ha detto che la Mercedes per competere in Cina deve diventare “il più vicino possibile” al 100% cinese. È una parabola che abbiamo delineato nel libro “Per non restare a piedi”, si tratta di un esito previsto, dopo che per decenni le case tedesche hanno spinto nella integrazione delle filiere produttive con la Cina. Il grande paese asiatico doveva essere la fabbrica e il mercato di riferimento per la “nuova” industria tedesca dell’auto elettrica. Dopo avere perso quote di mercato e molto denaro, ora l’industria tedesca non lascia ma raddoppia. Per ora la cosa viene raccontata come un passaggio necessario per essere competitivi in Cina, ma in realtà rappresenta un nuovo passo nella de-industrializzazione in corso in Europa ad opera degli europei.
La eccezionale spinta sulla Cina evidenzia proprio il disimpegno dall’Europa delle case automobilistiche europee. VW e Mercedes non sono le sole, infatti. Anche BMW, Stellantis e Renault si stanno rafforzando in Asia, mentre i cinesi stanno iniziando ad investire in Europa. L’abbraccio con la Cina è fatto anche di questo, infatti. Ora, per le case cinesi che iniziano a puntare sull’estero, l’Europa è un mercato da conquistare, anche acquisendo impianti per assemblare auto direttamente in loco. Questo permetterà loro di replicare la struttura dei costi bassi che è stata determinante per l’occupazione del mercato mondiale. Produrre in Cina per esportare in Europa può diventare complicato, tra dazi e difficoltà. Così, l’assemblaggio di auto di marche cinesi in Europa sarà uno dei pochi fattori che sosterranno la produzione industriale in Europa nei prossimi anni. Mentre Volkswagen lascia a casa 35.000 lavoratori da qui al 2030, la Cina entra in Europa dalla porta principale.










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